lunedì 22 settembre 2008

No shooting at the Boom Boom Mex Mex

In the middle of nowhere, so close to the suburbs of nowhere that you have no idea... the car's headlight show us a mail box... and the sign: NO SHOOTING. ok, we were completely lost, looking for this Boom Boom Mex Mex place that is in the middle of the forest, between a tree and, guess what, another tree... Pedro was starving and he was driving too fast.. Fatima was downloading a completely useless navigator and we six were laughing as mad people, singing "Fellows..."... yhea I know you have no idea... I will post a video asap. Fellow Street is the place where I'm moving in...

By the way the Wescott Cultural Fiest was very nice, I had a lot of fun... and guess what... thousands of book for only 2 $!!! I mean you can fill all the bags with all the books that you like for only 2 dollar per bag!!! That's something man!

sabato 20 settembre 2008

Home Coming...

non è che sto tornando a casa. In realtà sto anche tornando a casa, ma non è questo. "Home coming" è un evento importante per le università americane... e il momento del ritorno. Della nostalgia e dei ricordi, di quei loro sorrisi a mille denti... o quelli che ne sono rimasti. Insomma sono i raduni annauli: ogni classe che si è diplomata (qualsiasi livello) alla SU torna qui e tutti si rincontrano. Inutile dire che è una ghiotta occasione per la scuola di ricevere fondi dai membri più succesfull... e come sempre qui si parla di donazioni di milioni di dollari. Invece per il campus --immerso nel sole, grazie!-- è un'altra scusa per far festa. In effetti cìè sempre qualche motivo per allestire banchetti e feste... ma forse è solo perchè il tempo è contratto, tra poco nevicherà e non so quanto tutto questo spazio sarà fruibile. Per ora però ci sono sbandieratori, persone di ogni età con le magliette con la loro classe di corso, banchetti per il cibo e per le petizioni... tutto immancabilmente ORANGE!

p.s. qui dicono che se la squadra di football perde anche oggi sono dolori... ufff ma quando arriva novembre per iniziare a verdere le partite di baskett?????? :D

mercoledì 17 settembre 2008

Italia mia...

non ho la forza di commentare...cliccate per credere! Eh e pure l'Alitalia... [blog di Travaglio]

Sondaggio: CASA

Hi folks,

allora ho due possibili location per due case. Una è a 245 Fellows... l'altra è a 543 Clarendon Street. Ok, potete iniziare a scommettere su quale delle due prenderò. Io, fossi in voi, punterei sulla prima... ma poi non so. Cesare, per questa volta puoi pensare tu alle quote... tanto la scommessa su J la vinco di sicuro, quindi un pò di soldi mi rientrano.... anzi se R/G si sbrigassero.... ne entrerebbero altri!!!

Dunque vediamo cosa potete vedere per oggi....


Visualizzazione ingrandita della mappa


allora che dite la prendo???? II piano...
p.s. non sono quello con il cane... :D

martedì 16 settembre 2008

Ogni mattina... oh oh oh... ed ogni sera... oh oh oh

se vorrete accompagnarmi...



...posso sempre offrirvi uno strepitoso bubble tea alla fine della giornata! ;) Eh, già perchè entro sempre all'alba --ed infatti il campus è insolitamente deserto--...ma così il pomeriggio è più o meno libero ;)

lunedì 15 settembre 2008

No Salamanders...

Hey guys, just back from Ithaca!

Amazing experience... still in the middle of nowhere, between lakes and forests, waterfalls and squirrels. However, even if someone started a kind of "salamanders' hunt", it was not possible to see any of them! Oh what a great pleasure :)

Fine settimana ad Ithaca, con i suoi Commons e le sue cascate. Piacevole, rilassante e notevole quest'immersione in un'america strana. Con la Cornell University (A league! mica bruscolini italiani) in questo paesino in cui tutto è a portata di mano. Arrivare dai Commons (downtown, il quartiere con locali, ristoranti e aree pedonali) alla Cornell è una foto. Una salita infinita. Di quelle che trovi solo al Giro d'Italia. Quindi o ti dopi --ma si scrive così?-- o diventa una scalata verso la conoscenza. Altro che metafore.

Il viaggio in bus, i ristoranti finto etnici e quella strana tensione tra paese di provincia isolato e miriade di ragazzi che affollano quel campus imperniato su edifici antichi, stile inglese, con torri e campanili, lucernari che spuntano da volte a crocera e che inevitabilmente portano a osservere uno dei mille stemmi con motti rigorosamente in latino che nessuno qui capisce. Ne prova a capire, o forse sono solo troppo ancorato a degli stereotipi europei. In ogni caso compro la solita maglietta Cornell --ormai sono addicted al merchandasing delle università!-- e un libro vero vero america che ancora non ho avuto il coraggio di aprire. Per strada i cartelli per Obama e come un fungo isolato uno per McCain... che le univeristà anche nei posti più sperduti servano davvero a qualcosa?

La cena con tapas con i ragazzi da Syracuse, il brunch con cibo messicano della domenica con Zahna e boyfriend, le foto e l'acqua. Il vino incredibilmente e semplicemente vino e quel margerita che fa scordare il burrito. La buttermilk fall e il bus. Di nuovo qui. Volete venire al barbecue domani? :)

venerdì 12 settembre 2008

Salsa and Chips

...e non è una rubrica giornalistica.

Metro, zona Wiscott, locale piacevole. Quel melting pot molto americano per cui si mangia sushi fino alle 11.00 pm e poi si balla salsa. Si lo so, non c'entra. Eppure, è vero, qui va bene, è in qualche modo coerente con l'energia miscuglio di razze e di colori.
Moltitudine di gente in un mare di nulla con un sorriso perenne. Di fronte il ristorante messicano (Altro Cinqo... o qualcosa del genere, fabry puoi interpretare liberamente e suggerire... ecco ora che ci penso... ci staresti da paura nella piccola mela per un pò ;p). Ballato, non dormito, ed ora in partenza per Ithaca... ma prima la foto di tutta la Faculty. Che bello poterla fare in maglietta!

giovedì 11 settembre 2008

Toast Fire Alarm

That's crazy!

9.30 a.m The fire alarm starts breaking in our mind...

Fantastico. Poi ditemi se non è la vera america. Scatta l'allarme antincendio e tutti iniziano a prendere le loro cose per uscire. Inutile dire che io tentenno essendo abituato ad altre università italiane in cui l'allarme scatta ogni 3 giorni e nessuno si muove. Quindi rimango tranquillo alla mia scrivania finchè non iniziano a guardarmi tutti male e poi perentorio quel "We have to leave, there is a fire alarm". Va bhe se lo dite voi.

"E tutti giù per terra" --visto che non vi piacciono le dotte citazioni, vi beccate quelle terra terra-- tutti fuori all'aria aperta, fortuna che ancora il tempo è bello. Praticamente tutti gli americani escono con il loro contenitore del caffè. Io con un libro. Di sicuro non ho capito qualcosa. Poi inizio a chiedermi se ho fatto bene a lasciare su il mio pc con tutti i dati, praticamente metà della mia vita lavorativa. L'ovvia risposta arriva subito, direi insieme alle sirene dei pompieri. Ma non era un'esercitazione? Sono bellissimi, lo dico davvero! In quella tenuta iper-gialla che entrano dentro con miliardi di arnesi e tubi caricati ovunque. Inizio a temere per il mio computer. Gli studenti intanto fanno festa fuori, sdraiati sulla solita erbetta del campus. Va bhe, leggiamo.

Dopo una decina di minuti l'allarme smette e rientriamo mentre i pompieri escono... e dicono qualcosa. Devo essere sincero, non l'ho afferrato. Salito su chiedo cosa sia successo. Un Toast. Si, cioè non un brindisi... un Toast... qualche mente illumiata ha lasciato bruciare un toast!!!

Buona colazione a tutti! :)

p.s. ho iniziato a fare delle foto, abbiate pazienza, vi farò vedere... per ora accontentatevi del fumo.

mercoledì 10 settembre 2008

Almost two weeks in the real america

Hi all,

allora sono quasi due settimane. Volate. Tra i primi di giorni di panico (preventivabile ed infatti implicitamente preventivato) e i successivi a caccia di soluzioni pratiche. Direi che ora va tutto a gonfie vele per una serie infinita di eventi fortuiti... l'unica cosa a mancare ancora è la casa "definitiva". Ma non mi preoccupa molto.

Vorreste delle foto. Vorreste dei racconti. Ma i racconti non sono mai innocenti, hanno sempre un messaggio. Spesso così nascosto che nemmeno il narratore conosce. E poi non è forse vero che "la narrativa [] dà forma a cose del mondo reale e spesso conferisce loro addirittura un titolo alla realtà"? (Bruner).

E allora gente un pò di pazienza, dovete ancora aspettare.

Forse sono io a dover aspettare.

Nel frattempo, essendo vacante il blog sulla grande mela, vogliate gentilmente accontentarvi di questa mela più piccola e un pò selvatica, in fondo forse più vera anche se più amara.