martedì 10 novembre 2009

Atlanta-NY-D.C.

Tornato domenica da Atlanta [sì lo so devo fare una serie di riassunti delle puntate precedenti...].

Tra poche ore vado a D.C.
Si riparte. Ogni volta la valigia è sempre più piccola. Per i 7 giorni ad Atlanta ho usato solo lo zaino del computer, per questi tre giorni in D.C. stavo accarezzando l'idea di partire nudo e trovare il necessaire lungo il viaggio. Estremismo da millemiglia.

Ovviamente CS. Ovviamente presento un lavoro su CS. Ovviamente ancora devo finire di preparare la presentazione per domani. Il fatto che la cosa non mi preoccupi dovrebbe iniziare a preoccuparmi. Invece sono di nuovo curioso di vedere una città diversa... un pò il centro, un pò la vetrina di questo paese che mi inizia a piacere. Addirittura dovrei avere un appartamento tutto per me su Columbia Heigts... il prezzo sembra allettante, giusto una carbonara. Chi l'ha detto che pagare è un problema?

mercoledì 4 novembre 2009

Prevegenza

Agosto 2008.
Atterrato "in the middle of nowhere" chiamtato Syracuse apro questo blog chiamandolo "living the apples" [plurale assolutamente voluto].

Settembre 2009.
Atterrato nella "big apple" sono sollevato dall'energia caotica della città e sballottato -con il sorriso- in milioni di direzioni. Non ho tempo nemmeno di ricordarmi che avevo aperto un blog per raccontare la mia america [possessivo assolutamente voluto].

Novembre 2009.
Spinto a riva ad Atlanta... sono di nuovo qui, chiedendomi se quel doppio nome nel blog, Syracuse e New York, fosse un auspicio, un piano o un sogno. Prevegenza o fortuna... non so, ma è troppo bello che sia così ;) [sogno assolutamente voluto].

giovedì 26 marzo 2009

domenica 1 marzo 2009

Fahrenheit 18.... (433 alla meta)



"Coincidence is God's way of remaining anonymous" Albert Einstein... or "It is not a coincidence, Watson. I trailed you here" yep, abduction reasoning... or "Coincidence, Sherlock Holmes once remarked to me, is the tribute reason must occasionally pay to fate"

mercoledì 11 febbraio 2009

La neve non sempre è bianca... ed altri simili problemi

Piove. Che ricordi, da quando sono arrivato qui, ad Agosto, è la prima volta (no, in effetti i primi tre giorni di agosto pensavo di aver bisogno di un'arca per quanto pioveva... ma insomma, ci siamo capiti). Non che la neve sia mancata. Però ora che piove e tutto scivola... è bella anche la pioggia. Ora l'ho scritto e quindi può anche smettere ora.

Il tempo vola, è quasi ora di tornare. Fortuna che Elisa ha deciso di sopperire la dove i soliti qua qua ra qua (spelling please?) romani hanno miseramente fallito :) Tempo di lavorare duro per chiudere. L'odore è quello buono ora. Quello del loop a fare, a chiudere a "ancora un passo". Vediamo se non soffriamo di "braccetto" come si dice(va) sui campi da basket. Andiamo a schiacciare e a mettere qualche altro punto, va. Invito a Monterrey, non so se accettare ancora. Vediamo. Intanto le notizie italiane sono sempre più strabilianti. Fermate tutto che scendo. Eh sì, scendo e ritorno a lavorare. Che strano, Atlanta mi ha fatto venir di nuovo voglia di città. Visita a NYC a breve, dopo SU-Georgetown. "The Life of Others" mi ha fatto venir voglia di buono. Torno sull'articolo, va, che mi vien voglia di sorridere.

Elisiamoci (no, non so perchè)





mercoledì 4 febbraio 2009

Atlanta: freddo inumano... consoliamoci pensando a Syracuse

Atlanta è una città strana, forse semplicemente del Sud America e quindi dversa. Downtown è la parte forse meno interessante... se non che stare una settimana alla Georgia State, con Richard che organizza gli incontri e mi sprona a lavorare con lui è troppo bello! Praticamente uno dei migliori dipartimenti di Business negli Stati Uniti, una quantità di pubblicazioni per professore da far spavento (sopratutto perchè mi sto leggendo tutti gli articoli scritti da OGNI professore prima di incontrarli... e non pubblicano proprio 1/2 paper all'anno... :D :D).

Assolutamente fantastico... ma perchè tornare in Italia????? Perchèèèèèèèèèè??? Datemi una risposta... comunque, bando alle ciance. Tempo.
Ho beccato a detta di tutti la settimana più fredda ad Atlanta dagli anni '80. Per fortuna ho evitato però l'ultimo (ed unico) tornado mai entrato in una città... l'ho mancato di circa tre anni, quindi non è che ci sia andato vicino. L'unica consolazione per il freddo maremmano locale è guardare alle condizioni meteo di Syracuse... sistematicamente sotto zero gradi C... e una volta anche sotto zero F!!!!


Mamma mamma, e venerdi torno indietro... dovrò riabituarmi a camminare tra ghiaccio e neve, i miei scarponi da neve mi aspettano, iper termici ed orribili. Che gran cosa l'america!

sabato 24 gennaio 2009

The Battle of Algeris 1965 (1957) - 2008 ... progresso?

Forse la nozione di progresso come direttamente legata al passare degli anni è sopravvalutata.

Rivedere il film di Pontecorvo fa emergere una sola semplice domanda: possiamo continuamente ripetere gli stessi errori? Che il nuovo inquilino della casa bianca ci possa aiutare? Magari organizziamo un cineforum... ho anche un paio di idee pasoliniane che converrebbe ripassare.

Notte dal freddo torrido. Mi si è congelata anche la serratura di casa :) Ah, e i nuovi scarponi da neve sono ok... ancora non sono stati distrutti dalle condizioni al limite locali. Che bello signori.... che bello :)

domenica 11 gennaio 2009

Street Fight

America sempre lei.

Impossibile da capire ma forse per questo ancora con qualche speranza. Divisa, spaccata. Non so dove guardare. Cose da pazzi, il meglio e dall'altra parte un buio che nemmeno chiudendo gli occhi. Però forse così non si scivola via. E' quello che succede da noi, no? Lenta agonia che non richiama reazioni. Speriamo non lo imparino anche qui.

Non so, se me lo dovessi dimenticare tutto questo forse si può ripartire da Street Fight ma forse non ci sarà bisogno di ripartire.

E allora viva l'Ammmmerica. Perchè in fondo... “Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa… e la vedeva. E’ una cosa difficile da capire. Voglio dire… Ci stavamo in più di mille, su quella nave, tra ricconi in viaggio, e emigranti, e gente strana, e noi… Eppure c’era sempre uno, uno solo, uno che per primo… la vedeva. Magari era lì che stava mangiando, o passeggiando, semplicemente, sul ponte…magari era lì che si stava aggiustando i pantaloni… alzava la testa un attimo, buttava un occhio verso il mare… e la vedeva. Allora si inchiodava, lì dov’era, gli partiva il cuore a mille, e, sempre, tutte le maledette volte, giuro, sempre, si girava verso di noi, verso la nave, verso tutti, e gridava: l’America.” Novecento-Alessandro Baricco

sabato 3 gennaio 2009

Call for friends

CALL FOR FRIENDS ufficiale, deadline: open

Cicci, qui si inizia a scherzare con il fuoco... dunque dunque mettiamo i piani in trasparente condivisione. Lo facciamo un viaggio della staffa... un cammino spirituale, la traversata dei trentenni --ma dentro diciottenni e proprio per questo trentenni--, il cammino della speranza, il pellegrinaggio senza conchiglia ma con bottiglia... insomma!!!

Muovete qui cervellini e sederi italiani e facciamoci un viaggione AMMMERICANO.

WHERE: Canovaccio su cui pianificare ed improvvisare: New York, Boston, Philadelpia. Aereo per San Francisco e limitrofi. Nel mezzo si può pianificare trip on the road. Pezzo in macchina e pezzo assolutamente in Harley!!!

WHEN: probabilmente mi costringono a rientrare in Italia intorno a fine Aprile...

e dai.... e va bene cosìììììììì :D.... madonna se ci divertiamooooo e va bene cosìììì...

domenica 28 dicembre 2008

The Devil Came on Horseback

cercatelo. guardatelo. arrivo tardi, forse non arrivo. La neve oggi non c'è, un vento caldo e continuo. Libro e computer. Scuoto la testa. no.

domenica 30 novembre 2008

"L" per...

c'è poco da fare per me Lille è il sapore della Leffe, della Abbey chiara. Storia: Charles de Gaule, vero, eppure ancora quel gusto che si scioglie in bocca come fosse compatto e granuloso. Architettura: i vicoletti di Veie Lille e i suoi colori e bistrò, vero, ma quel gusto amarognolo che ti fa chiudere un momento gli occhi e cercare nella mente mille ricordi. Natale: umidità come pioggia rappresa nel cemento con la strana carattetristica di risalire sul tuo corpo; e piazza CdG addobbata a festa con già la ruota panoramica, e gli inglesi che invadono i risportanti con le loro ordinazioni a punta di dito, eppure sentite questa per me è Lille. Questo e mille altre cose... adoro vivere a Syr. Ma adoro anche la vecchia, cara, snob, morente, stantia e pungente Europa.

martedì 25 novembre 2008

Per Gabry...

non è che non vi penso, è che sono troppo troppo preso da mille attività :)
Sabato nuovo volo, si va in Francia -Lille- per un corso, poi Bruxelles, poi Roma per una settimana... e quindi di nuovo Parigi e di nuovo Syracuse e poi NY.

Nel frattempo c'è stato in mezzo Bob Dylan, una sparatoria, una neve come solo quando ho vissuto in Svezia, una serie di articoli, analisi dei dati, una marea di sorrisi, piani e battaglie, il termosifone da rasportare, la macchina che chissà se me l'affittano e invece basta la AE e un sorriso, il cambio manuale che fa tanto noia, un viaggio in un soffio, la neve che cade ancora ed ancora e le mie impronte che sono qui... ma vi scriverò o vi racconterò di ognuna di queste cose e di molto altro ancora. Un giorno. Sorridendo.

Piuttosto voi, voi ditemi... voi raccontatemi di quella terra!

mercoledì 12 novembre 2008

Brasilian drums... and I love this city!

Yep. Yesterday night... an incredible concert in their Music Department (you know.... they call it... I never remember buildings' name, instead here everything is a Hinds Hall, Shine Hall, etc. etc.). Well fabulous! I love the rhythm of thirty percussions... and the hall! Uauuu... it's something!

Va bhe... ma il motivo per cui scrivo questo post non è ieri sera, per altro molto molto bella. Ma questa mattina. Io questa città la adoro sempre più... e la adoro sopratutto la mattina, non so perchè. Esco di casa e il freddo è un blocco di ghiaccio tra me e il prossimo passo. Da paura :) Inizio già a non contare più gli strati di vestiti che ho addosso, ma so che ancora non è nulla... e in effetti sto benissimo, anzi camminando, dopo qualche decina di minuti ho anche caldo... va bhe, ma non vi interessa come sono vestito, no? (a parte Raffo che orami è perso per il vestiario).

Mentre cammino decido che mi merito il bus e che posso evitare la ventina di minuti a piedi verso l'università. E' presto e ho voglia di lavorare... meglio non divagare troppo camminando in giro, poi mi vengono strane idee :) L'orario è perfetto... discendo la stradina che porta su una strada perpendicolare, Westcott, dove già posso vedere il cartello blu della fermata dell'autobus. Ma che diamine... è in anticipo! Cacchio... inizio a correre ma il bus è già fermo alla fermata. Cacchio saranno 100 metri ma l'autista non può vedermi... corro, e il mio ginocchio non dice nulla. Adoro questo Paese. Adoro come mi fa sentire. Il frutto è la, dolce e maturo sull'albero e io non ci arrivo, cacchio 100 metri... corrcorrocorronelfreddoedèunafigatamaperchèdevoperdereilbus perpochidecimidisecondoporcocane???
Mancano cinquanta metri e un signore con il cartone del latte cammina lungo Westcott e fa per attraversare la strada da cui arrivo... mi vede e fa qualche passo indietro e non lo vedo più. Non ci posso credere. Se è vero lo bacio. Rieccolo... e sorride. E il bus è ancora lì... Thanks man! I love you! e ridiamo... e attraverso la strada vuota e l'autista ha un sorriso e dice "Bus run, uh?" :D Thanks man, thanks! Adoro questo Paese assurdo e per tante cose ipocrita... ma lo adoro perchè ha ancora questi gesti. E perchè non so... lo sento bene. :) Ed ora meritiamocela questa buona sorte, dentro duro con il lavoro :) Signori... spargiamo un pò di gesti di civiltà... è così incredibilmente bello! :)

giovedì 6 novembre 2008

Yes We (they) DID!!!

Bhe signori. Urge un riepilogo (prima che Gabry mi richiami all'ordine). Allora di Halloween vi parlo nel prossimo post, veniamo prima alle cose serie.

Come ben sapete il 2 mattina sono arrivato a Roma. Il 3 ho avuto da fare tutto il giorno e poi ho passato una serata splendida con dei vecchi amici. Signori ve lo comunico ufficialmente mi sono divertito da morire, quindi mi riavete messo in crisi sulla mia scelta se tornare o no :D Comunque, abbandoniamo futili sentimentalismi dovuti ancora al fuso e alla stanchezza e veniamo a noi.

Atterro alle 6.20 p.m. a Syracuse, Matt mi viene a prendere in macchina. Grazie Matt. Certo, dimenticavo è il 4 Novembre. Giorno di elezioni. Solo un ristretto gruppo di amici può immaginare come abbia passato le 9 ore di volo (non ci esco più con voi la sera prima di partire!!!) ma quando Matt accosta la macchina devo avere l'aspetto tra uno Zombie e Fame di John Doe (maledetto tu sia Mauro e anche Roberto che mi avete iniziato a questa droga a fumetti!). Casa... già ci aspettano amici di Matt e di Tony. Chiaro birra e televisione. Io sopratutto doccia nel disperato tentativo di riprendermi.

Arrivano anocra altri amici e quindi alle 9 p.m. si prendono le macchine e si va all'Holiday Inn, centro nevralgico del partito democratico. Tutto allestito a festa, colori americani ovunque, maxi schermi, postazioni per le televisioni, il candidato locale al congresso che è nascosto ma a cui già hanno preparato un mega palco perchè il sentore si sa è quello. Tutti mangiano e bevono. Io da bravo italiano sono digiuno e quindi ancora prima di fare qualsiasi altra cosa faccio una rapida ricognizione del terreno, studio il nemico, motivo le truppe e mosso da spirito eroico mi lancio su buffalo wings (si chicken wings, ma qui se non le chiami buffalo wings ti guardano male, le hanno inventate loro, dicono) e pizza.

Prima missione della serata completata. Nessun ferito, nessun prigioniero. Non si sono accorti minimamente del nostro attacco. Continuiamo la guerriglia.

Rifornirsi impossessandosi delle armi del nemico. Qui l'azione è più audace e così ci si mette alla caccia di stick, gagliardetti, poster e qualsiasi cosa ci faccia diventare automaticamente democratici. Non so perchè ma un tizio del giornale locale mi inizia a fare qualcosa come 40 foto e poi mi chiede l'autorizzazione eventualmente a pubblicarle. Mi sono sentito un pò come allo zoo, ma non mi hanno fatto il piacere di lanciarmi nemmeno una nocciolina. Va bhè che ero pieno. Comunque mi impossesso pure di due palloncini che lego a uno dei poster piccoli... quello rosso l'ho dovuto lasciare ad una ragazza che me lo chiedeva... che posso farci, siamo sempre gentiluomini. Insomma in tutto questo abbiamo anche il tempo ogni tanto di seguire i risultati che arrivano dalla CNN e da altre emittenti. Per ogni stato conquistato c'è una bolgia. Tutti sorridono, ognuno con una maglietta di Obama diversa. L'atmosfera è elettrizzante. Lo sentono che sta per succedere qualcosa di grosso. Lo sentono.

Sono tutti qui, e si salutano e palrano e si abbracciano e aspettano e sperano. Molti sono di colore e molti, mi dicono i miei amici, hanno spinto persone a votare per la prima volta. Ci devono andare questa volta e chi se ne frega delle mille cose che devono votare (giudici, contea, sceriffi, camera, altri giudici)... votate chi vi pare ma votate per Obama alla preseidenza. E' questo che sta succedendo. E... dopo la Virginia, stato importante, con molti grandi elettori, che strappa dei grandi applausi... arriva un'altra Breaking News dalla CNN. Aspettiamo per sapere quale stato e verso chi stia andando.

E invece no.

Breaking News: Obama is the new President of the United States of America. Il delirio. Panico puro. Come se fossero mille touchdown insieme. Abbracci e lacrime. E urla. E questi sorrisi che per la prima volta non mi sembrano solo impostati culturalmente sui 90 denti... ma che mi sembrano veri e liberi. E piangono e forse mi rendo conto davvero di quanto ci tengano solo quando vedo Matt che quasi piange. E Matt è un grande, ma non è uno che lascia trapelatre emozioni. E abbracciano tutti. E vengono anche da noi e ci abbracciano mentre piangono. E dicono "mi sento leggera ora, torno a respirare" o qualcosa tipo "finalmente, e ora possiamo farcela"...e ancora il panico. Stiamo lì mentre le sale iniziano a svuotarsi. Non so perchè non andiamo anche noi (bhè forse perchè così posso prendere i palloncini...) ma stiamo lì e vediamo crescere il distacco. Avevo previsto (come quasi tutti) che Obama avebbe vinto, ma temevo e credevo che il margine sarebbe stato ridotto. E' stata una valanga. Il voto popolare non è stato così schiacciante, anche se decisamente netto, ma quello degli stati è stato devastante per i repubblicani. Presidente e camere ai democratici.

Discorso di Obama. Bello. Tranquillo ma chiaro nelle linee.

E' tempo di andare ora. Non dormo da qualcosa come 28 ore. 2 voli intercontinentali in 4 giorni. Un nuovo presidente negli USA. Un sorriso che non vuole andare via.

giovedì 30 ottobre 2008

24

24

digita sul telecomando. Appare l'NBA. Poi ancora NBA.... ahhhhhhh tappatemi ora!

mercoledì 29 ottobre 2008

3 inches + Borges's wife = fun in Syracuse

E chi l'avrebbe detto,

il 4th si avvicina e ormai l'attesa è tanta :) Intanto inizio ad amare sempre di più questo posto sperduto nel mondo. Ieri ha nevicato (anche ora nevica se è per questo...). Ma sta volta sul serio. Appena fuori Syracuse ha fatto qualcosa come 30 cm (che bello usare le misure europee!!) e la gente ha passato la serata a spalare neve :D (rido perchè ancora non è toccato a me... ma fra un pò...).

Va bhe, comunque, grazie a un pò di amici vado a questa inaugurazione della galleria Point of Contact, Gennesee and Irvin (nel caso qualcuno ci volesse fare un salto).  
Usciamo dal campus e BOOOOMMM freddo gelido, vento e neve... ma tanta tanta neve... a forza di entrare ed uscire dai piccoli mall riusciamo ad arrivare vivi, con quel processo di surgelamento-scongelamento che dicono faccia tanto male al cibo... ma è ottimo per italiani in trasferta nel gelo. Insomma entriamo in questa galleria... piccolissima, affollata all'inverosimile... la mia mano destra --negligentemente senza guanti ieri, errore irripetibile-- rossa come un'aragosta... viene subito placata da un bicchiere di rosso, non so cosa sia ma fa bene.

Le opere esposte non erano nulla di interessante tranne una, un golem pieghevole e tridimensionale. Ah già, il tema della mostra era appunto il Golem di Borges... e con innaudita sorpresa la moglie di Borges era lì a presiedere la mostra! Chiacchiere chiacchiere chiacchiere... trovo anche un paio di prof. di letteratura europea che avevo conosciuto ad un caffe (Funk & Waffles)... chiaramente pieno di sud amricani (oscar all'argentino che presentandosi e dicendo che era argentino subito aggiungeva "Diego Armando, si, Diego Armando Maradona"... risata di 5 minuti)... iper piacevole.

Solo che gli stuzzichini e il vino hanno rapidamente stuzzicato il fine palato... e quindi dopo qualche ora di corsa sotto la neve (non ce la facevo più con quell'ombrello!) per del sushi e poi... neve neve neve :) Che caldo! :D

p.s. se qualcuno riesce a farmi capire che diamine c'entrasse un filmato di 50 minuti in cui si riprendevano dei lottatori di wrestling, intramezzati ognitanto da una trentina di secondi di api e farfalle, con il Golem di Borges... bhe vi porto una maglietta di Syracuse in premio!

lunedì 27 ottobre 2008

Change: WASSSSSSSSSSUUUUPPPPPP

(thanks to Fatima)

Before...



and now... we need a change!


mercoledì 22 ottobre 2008

NEVICA

                 







 



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martedì 21 ottobre 2008

Wine Testing...Finger Lakes: Kuke!!!

Hey guys,

si lo so non scrivo da un pò. Dunque dunque dunque. Tutto benissimo da quando sono rintrato a Syracuse più o meno una settimana fa.

La nuova casa è una favola. Presto foto, promesso. I roomates sono davvero simpatici e sembra che la convivialità non mancherà.

Venerdi ho fatto un piccolo test ed invitato una decina di persone a cena a casa per vedere cosa mancava e cosa invece poteva funzionare. Chiaramente iper spesa il giorno prima. Bhè la cena è andata oltre ogni più rosea apsettativa (Mike, saresti fiero di me!!!). Ho iniziato a cucinare due tipi di pasta... poi mi sono lasciato prendere dall'euforia e sono andato su carbonara, matriciana e pasta al tonno, con tanto di sugo preparato da me medesimo (si lo so non è che ci vuole un'arte... ma qui fa un sacco figo! :D :D ). Certo sapessi anche fare i cappelletti come le noste pugliesi... ;)

Va bhe quando verranno qui mi faranno vedere di nuovo. Per il resto, venerdi sono andato con qualche amico a fare un tour eno-gastronomico nella regione dei laghi non lontana da qui. Vi faccio vedere giusto un paio di immagini per farvi capire... :) A lot of fun!!! Davvero, una giornata stupenda, ci siamo divertiti da matti, a fermarci ogni pochi chilometri in questi vigneti che facevano degustare il vino e a mangiare e bere...etc. etc. L'unica nota non proprio all'altezza è stata la qualità del vino..che a parte un "Meritage" decente e un "Pinot Noir" ai limiti della sufficienza non è che ha prodotto molto. Meglio con il vino bianco, soprattuto con quello che chiamano Ice Wine... avranno le loro buone ragioni, no?


Penso di si perchè qui le previsioni danno neve già da questa notte... ehi voi laggiù volete fare qualcosa di serio per l'università italiana... dai dai con queste lezioni in piazza (grande idea... se lo faccio qui gli studenti muoiono congelati! :D)  dai dai... forza che non se ne può più. Nel frattempo qui tutti iniziano a temere il colpo di coda di McCain... che temo arriverà. Continuo con le mie previsioni, vince Obama ma proprio di poco.

Sarebbe già qualcosa. Ok... ho fatto un pò un iper-riassuntino accademico, ma era per rimettermi in pari... dalla prossima sarò più spumeggiante! Oddio ora non è che possa proprio fare miracoli, eh accontentatevi! ;)

mercoledì 15 ottobre 2008

Obama vs Mccain: III presidential debate - only one will stand

Ore 9.00 p.m.

Formazione di guerra: Tony -lo scrittore da NYC-, moi, Matt -vero sicracusano-. Couch e cable TV, siamo pronti, anche se temo tutti già schierati.

Scenografia minimalista, tre desk, un moderatore, Obama a sinistra delle telecamete, Mccain alla destra. Gong.

1. Why is your economic plan better than your opponent's plan?
First surprise, the journalist can make a question without talking for 5 minutes; that's a news for me. They discuss, ok... pari, nessuna di risposta mi ha convinto. D'altra parte capisco che sarebbe difficile.  Obama mi sembra un pò come la Roayale... un pò troppo generico, certo di uno spessore diverso. Si continua.

2. Wont' some your proposal have to be cut due to the soaring deficit?
This time Obama is the first: mmhhh.... may I sum up in the sentence investing in the future?
Mccain: mhhh... no ansewring the question. However as Obama. Still no winner.
Obama again: leggero attacco dicendo che ci sono cose da tagliare nel programma repubblicano. Tra gli attuali programmi ci sono quelli da tagliare e quelli da chiudere. Attacco a Bush, che ha prosperato in un momento favorevole ed ha prosperato. Bersaglio grosso, ma facile.  Mccain ha votato per gli ultimi 4 budget dell'amministrazione Bush.
Mccain: Senator Obama, I'm not President Bush. If you want to run against president Bush you have to do it 4 years ago. Ma Obama, dice Mccain, ha votato per diversi provvedimenti per aumentare le tasse.
Obama: Anche Fox News (per gli italiani... non è esattamente imparziale ;)  ha riconosciuto che non ho mai votato quei provvedimenti. If sometimes I mistake your policies with Bush policies... is because Bush is supporting most part of your policies.

3. Will u say to each other's face the negative attacks launched by your campaign?
Maccain: mi avete attaccato l'eroe americano, e non l'hai mai smentito. Smentiscilo. Hai speso molti soldi nella campagna. Ti sei seduto, quando te l'ho chiesto, per discutere i problemi economici dell'america.
Obama: Non mi interessa essere attaccato per le prossime 3 settimane. Non mi interessa, parliamo dei problemi reali, la crisi economica. Non volete parlarne perchè se ne parlate perdete. Parliamo di sanità, dei problemi veri dell'america.
Mccain: mi accusi di aver fatto delle cose (elenco) che io non ho fatto. Obama sta spendendo la più grande quantità di denaro della storia degli USA in attacchi contro di me. Of course ho parlato di come ricreare i posti di lavor, of course ho parlato di... etc.
Obama: the american people become so cinical about the politics... insiste sulle differeze sulla sanità. Ma quando mi si accusa di essere un terrorista....
Mccain: attacco diretto -> se la Clinton ti chiede quali siano i tuoi rapporti con quel tizio che probabilmente è un pericoloso terrorista!
Obama: quel tizio era professore nella mia scuola a Chicago quando avevo 8 anni. E poi ci è capitato di lavorare insieme in una scuola il cui board era principalmente repubblicano. Mi preoccuperei di più di alcuni suoi senatori e sostenitori che hanno avuto una voce diretta nella tua campagna.
Mccain: --qui i commenti interni alla casa si riscaldano.. Mccain sembra sempre non rispondere direttamente... e qui sostiene che la sua idea sia quella di far innervosire Obama... per ora senza successo--.

4. Why would you running mate be better than your opponent's as president?
Fase fiacca, si parla sopratutto di Sarah Palin... che qui ogni volta che parla è odiatissima dai democratici visto che rappresenta l'ala più dura, radicale dei repubblicani --il commento comune è che sia "molto peggio di Bush". Già un paio di persone mi hanno detto che avrebbero anche potuto pensare di votare per Mccain, ma che il rischio che la Palin influenzi molto la politica (cosa che succederebbe di sicuro) e la probabilità che se succede qualcosa a Mccain diventi il Presidente li fanno desistere dal pensare anche lontanamente a un cambio di voto.

5. How much will you reduce america's dependence on foreign oil?
Mccain: nuclera power, e alternative. Riduciamo al medio oriente e non dobbiamo più esserne dipendenti.
Obama: in 10 years we can reduce foreign oil so we will not be dependet by middle east.

....inizio a stancarmi... inutile tenere traccia di tutto, ecco qualche commento: Mccain non risponde direttamente a quello che dice Obama, che sembra più brillante, ma cerca di tenere la calma --senza troppe difficoltà-- perchè sa che o Mccain gli piazza una pallottola d'argento nel cuore o andrà a vincere questa elezione se non commette errori.

martedì 14 ottobre 2008

Cut off...

Mamma mamma, e poi dici l'America... aveva ragione Albertone.

Insomma torno a casa da SU e che ti trovo, Tony in panico da assenza di connessione... non faccio in tempo a posare la borsa in stanza --che tra parentesi sta migliorando di giorno in giorno... ora ho un signor letto da fare un figurone!-- che ecco l'epifania: manca l'elettricità!

Grande. Insomma ci hanno staccato la corrente perchè come in tutti i telefilm americani si sono scordati di fare il passaggio dal vecchio al nuovo coinquilino.... e quindi ora tutti fuori (e fortuna che ancora avevo poco cibo...e nulla nel surgelatore.. a parte il mio gelato!!!!!). Preso possesso di un divano in una delle caffetterie che mi piacciono di più qui... ha un sito tanto brutto [cliccare per credere] quanto il posto è carino, confortevole e davvero rilassante. E poi hanno dei tea e dei gelati che .... mhhh.

Va bhe... farò chiusura qui.... che ci torno a fare a casa... e poi si va più tardi tutti qui di fronte, da Metro.. che non so perchè ma oggi fa sushi a metà prezzo.... che sia avariato il pesce! Io mi gioco le mia chance! ;) Auguroni ancora a quel pirlun di Cesarone!!!

lunedì 13 ottobre 2008

Non faccio in tempo a trasferirmi che...

tutto diventa migliore [link]!

Morning...

6.30 am

Just a "Morning" while I was walking to Su.

Il silenzio completo e la luce che filtra mentre cammini. Filtra lenta e poi in un momento, come se si fosse accumultata prima di cadere tutta giù... bam, la luce del giorno che arriva e promette di allargarsi ancora. Quel rosso tipico delle foglie in autunno che solo il Canada ha... e il piacere di camminare di mattina per strade deserte, senza il ruomore nè l'ombra di una macchina e intanto il freddo che si dimentica ad ogni passo dipiù. Solo sulla pelle rimane l'ultima sensazione della notte e della nuova stanza in cui dormo. Una casa fantastica, una stanza per ora troppo minimalista anche per un minimalista. Ma anche qui si aggiunge un pezzo alla volta e un bel giorno... bam, mi alzerò e sarà proprio come la voglio :)

Per il resto, il piacere di camminare per andare all'università, l'assenza di caos e rumore....ahhhh la giornata inizia bene. Ora coraggio e iniziamo a riorganizzarci, su le maniche e via!

lunedì 22 settembre 2008

No shooting at the Boom Boom Mex Mex

In the middle of nowhere, so close to the suburbs of nowhere that you have no idea... the car's headlight show us a mail box... and the sign: NO SHOOTING. ok, we were completely lost, looking for this Boom Boom Mex Mex place that is in the middle of the forest, between a tree and, guess what, another tree... Pedro was starving and he was driving too fast.. Fatima was downloading a completely useless navigator and we six were laughing as mad people, singing "Fellows..."... yhea I know you have no idea... I will post a video asap. Fellow Street is the place where I'm moving in...

By the way the Wescott Cultural Fiest was very nice, I had a lot of fun... and guess what... thousands of book for only 2 $!!! I mean you can fill all the bags with all the books that you like for only 2 dollar per bag!!! That's something man!

sabato 20 settembre 2008

Home Coming...

non è che sto tornando a casa. In realtà sto anche tornando a casa, ma non è questo. "Home coming" è un evento importante per le università americane... e il momento del ritorno. Della nostalgia e dei ricordi, di quei loro sorrisi a mille denti... o quelli che ne sono rimasti. Insomma sono i raduni annauli: ogni classe che si è diplomata (qualsiasi livello) alla SU torna qui e tutti si rincontrano. Inutile dire che è una ghiotta occasione per la scuola di ricevere fondi dai membri più succesfull... e come sempre qui si parla di donazioni di milioni di dollari. Invece per il campus --immerso nel sole, grazie!-- è un'altra scusa per far festa. In effetti cìè sempre qualche motivo per allestire banchetti e feste... ma forse è solo perchè il tempo è contratto, tra poco nevicherà e non so quanto tutto questo spazio sarà fruibile. Per ora però ci sono sbandieratori, persone di ogni età con le magliette con la loro classe di corso, banchetti per il cibo e per le petizioni... tutto immancabilmente ORANGE!

p.s. qui dicono che se la squadra di football perde anche oggi sono dolori... ufff ma quando arriva novembre per iniziare a verdere le partite di baskett?????? :D

mercoledì 17 settembre 2008

Italia mia...

non ho la forza di commentare...cliccate per credere! Eh e pure l'Alitalia... [blog di Travaglio]

Sondaggio: CASA

Hi folks,

allora ho due possibili location per due case. Una è a 245 Fellows... l'altra è a 543 Clarendon Street. Ok, potete iniziare a scommettere su quale delle due prenderò. Io, fossi in voi, punterei sulla prima... ma poi non so. Cesare, per questa volta puoi pensare tu alle quote... tanto la scommessa su J la vinco di sicuro, quindi un pò di soldi mi rientrano.... anzi se R/G si sbrigassero.... ne entrerebbero altri!!!

Dunque vediamo cosa potete vedere per oggi....


Visualizzazione ingrandita della mappa


allora che dite la prendo???? II piano...
p.s. non sono quello con il cane... :D

martedì 16 settembre 2008

Ogni mattina... oh oh oh... ed ogni sera... oh oh oh

se vorrete accompagnarmi...



...posso sempre offrirvi uno strepitoso bubble tea alla fine della giornata! ;) Eh, già perchè entro sempre all'alba --ed infatti il campus è insolitamente deserto--...ma così il pomeriggio è più o meno libero ;)

lunedì 15 settembre 2008

No Salamanders...

Hey guys, just back from Ithaca!

Amazing experience... still in the middle of nowhere, between lakes and forests, waterfalls and squirrels. However, even if someone started a kind of "salamanders' hunt", it was not possible to see any of them! Oh what a great pleasure :)

Fine settimana ad Ithaca, con i suoi Commons e le sue cascate. Piacevole, rilassante e notevole quest'immersione in un'america strana. Con la Cornell University (A league! mica bruscolini italiani) in questo paesino in cui tutto è a portata di mano. Arrivare dai Commons (downtown, il quartiere con locali, ristoranti e aree pedonali) alla Cornell è una foto. Una salita infinita. Di quelle che trovi solo al Giro d'Italia. Quindi o ti dopi --ma si scrive così?-- o diventa una scalata verso la conoscenza. Altro che metafore.

Il viaggio in bus, i ristoranti finto etnici e quella strana tensione tra paese di provincia isolato e miriade di ragazzi che affollano quel campus imperniato su edifici antichi, stile inglese, con torri e campanili, lucernari che spuntano da volte a crocera e che inevitabilmente portano a osservere uno dei mille stemmi con motti rigorosamente in latino che nessuno qui capisce. Ne prova a capire, o forse sono solo troppo ancorato a degli stereotipi europei. In ogni caso compro la solita maglietta Cornell --ormai sono addicted al merchandasing delle università!-- e un libro vero vero america che ancora non ho avuto il coraggio di aprire. Per strada i cartelli per Obama e come un fungo isolato uno per McCain... che le univeristà anche nei posti più sperduti servano davvero a qualcosa?

La cena con tapas con i ragazzi da Syracuse, il brunch con cibo messicano della domenica con Zahna e boyfriend, le foto e l'acqua. Il vino incredibilmente e semplicemente vino e quel margerita che fa scordare il burrito. La buttermilk fall e il bus. Di nuovo qui. Volete venire al barbecue domani? :)

venerdì 12 settembre 2008

Salsa and Chips

...e non è una rubrica giornalistica.

Metro, zona Wiscott, locale piacevole. Quel melting pot molto americano per cui si mangia sushi fino alle 11.00 pm e poi si balla salsa. Si lo so, non c'entra. Eppure, è vero, qui va bene, è in qualche modo coerente con l'energia miscuglio di razze e di colori.
Moltitudine di gente in un mare di nulla con un sorriso perenne. Di fronte il ristorante messicano (Altro Cinqo... o qualcosa del genere, fabry puoi interpretare liberamente e suggerire... ecco ora che ci penso... ci staresti da paura nella piccola mela per un pò ;p). Ballato, non dormito, ed ora in partenza per Ithaca... ma prima la foto di tutta la Faculty. Che bello poterla fare in maglietta!

giovedì 11 settembre 2008

Toast Fire Alarm

That's crazy!

9.30 a.m The fire alarm starts breaking in our mind...

Fantastico. Poi ditemi se non è la vera america. Scatta l'allarme antincendio e tutti iniziano a prendere le loro cose per uscire. Inutile dire che io tentenno essendo abituato ad altre università italiane in cui l'allarme scatta ogni 3 giorni e nessuno si muove. Quindi rimango tranquillo alla mia scrivania finchè non iniziano a guardarmi tutti male e poi perentorio quel "We have to leave, there is a fire alarm". Va bhe se lo dite voi.

"E tutti giù per terra" --visto che non vi piacciono le dotte citazioni, vi beccate quelle terra terra-- tutti fuori all'aria aperta, fortuna che ancora il tempo è bello. Praticamente tutti gli americani escono con il loro contenitore del caffè. Io con un libro. Di sicuro non ho capito qualcosa. Poi inizio a chiedermi se ho fatto bene a lasciare su il mio pc con tutti i dati, praticamente metà della mia vita lavorativa. L'ovvia risposta arriva subito, direi insieme alle sirene dei pompieri. Ma non era un'esercitazione? Sono bellissimi, lo dico davvero! In quella tenuta iper-gialla che entrano dentro con miliardi di arnesi e tubi caricati ovunque. Inizio a temere per il mio computer. Gli studenti intanto fanno festa fuori, sdraiati sulla solita erbetta del campus. Va bhe, leggiamo.

Dopo una decina di minuti l'allarme smette e rientriamo mentre i pompieri escono... e dicono qualcosa. Devo essere sincero, non l'ho afferrato. Salito su chiedo cosa sia successo. Un Toast. Si, cioè non un brindisi... un Toast... qualche mente illumiata ha lasciato bruciare un toast!!!

Buona colazione a tutti! :)

p.s. ho iniziato a fare delle foto, abbiate pazienza, vi farò vedere... per ora accontentatevi del fumo.

mercoledì 10 settembre 2008

Almost two weeks in the real america

Hi all,

allora sono quasi due settimane. Volate. Tra i primi di giorni di panico (preventivabile ed infatti implicitamente preventivato) e i successivi a caccia di soluzioni pratiche. Direi che ora va tutto a gonfie vele per una serie infinita di eventi fortuiti... l'unica cosa a mancare ancora è la casa "definitiva". Ma non mi preoccupa molto.

Vorreste delle foto. Vorreste dei racconti. Ma i racconti non sono mai innocenti, hanno sempre un messaggio. Spesso così nascosto che nemmeno il narratore conosce. E poi non è forse vero che "la narrativa [] dà forma a cose del mondo reale e spesso conferisce loro addirittura un titolo alla realtà"? (Bruner).

E allora gente un pò di pazienza, dovete ancora aspettare.

Forse sono io a dover aspettare.

Nel frattempo, essendo vacante il blog sulla grande mela, vogliate gentilmente accontentarvi di questa mela più piccola e un pò selvatica, in fondo forse più vera anche se più amara.